Robert Rich Sleep
Concert
13 October 1996 Live on STAR'S END
WXPN - Philadelphia
Robert Rich live in San Francisco |
BREVE
STORIA E FILOSOFIA DEGLI SLEEP CONCERTS
Gli
SLEEP CONCERTS sono eventi musicali del tutto insoliti inventati
dall’americano Robert Rich negli anni ’80, e da allora realizzati
con successo soprattutto in USA e in Germania.
L'importanza della musica di Rich trascende comunque i generi e
negli anni '90 ha acquistato connotati sempre più personali.
Affascinato da un architetto come Antoni Gaudi', Rich ha inventato una forma di
musica "organica" che si pone fra le più salienti della fine
del 1900. All'inizio
del 1982 Rich tenne il primo degli SLEEP CONCERTS che lo resero celebre
nell'ambiente elettronico: suonava dalle 11.00 di sera fino alle 8.00 di
mattino davanti a un pubblico che, munito di propri sacchi a pelo,
dormiva sul pavimento. La musica consisteva semplicemente in frasi
melodiche lentissime che variavano in maniera quasi impercettibile. Questi
concerti per "pubblico addormentato" erano le prime
realizzazioni pratiche di una personale rielaborazione delle idee di
LaMonte Young e degli "scultori sonori" del tempo: la musica
come organismo vivente, che può evolversi a prescindere dalla presenza
di un esecutore e di un ascoltatore. (E fu probabilmente la prima volta
nella storia della musica che il pubblico di un concerto non solo pote'
addormentarsi, ma addirittura fu invitato a farlo). Rich
non era interessato alla musica nell'accezione comune del termine, ma
piuttosto a creare uno spazio psicoattivo dove l'ascoltatore potesse
muoversi liberamente. L'obiettivo era la trance. In
generale, il presupposto è quello di far musica senza far musica, come
ha insegnato Brian Eno. Le masse sonore si muovono con lentezza
esasperante attorno ad accordi sparuti, come nebulose sospese fra
diversi centri di attrazione gravitazionale. In un certo senso Rich ha
realizzato la fusione fra la musica ambientale di Eno e quella cosmica
di Schulze, fra il modo psicologico e quello pittorico della musica
elettronica. Rich e' uno dei migliori improvvisatori e lo "sleep concert"
e' il
formato che piu' gli si addice. Questa e' una musica maestosa che cita
la scuola del Deep Listening, il jazz di Paul Horn e canti spirituali da
tutto il mondo. Morbidi droni fluttuanti si prendono cura del paesaggio
che viene riempito da sottili effetti di pioggia, per essere presto
spazzati da venti aridi e spettrali voci in lontanza. Pezzi che non
hanno uno svolgimento drammatico, ma si limitano a "vivere", a
metabolizzare suoni, a crescere: sono materia organica prima ancora che
musica. Il leit-motiv che sottende la filosofia degli Sleep
Concerts e' quello platonico della sostanza che si nasconde dietro
l'apparenza. Se la Matematica e' bellezza trascendente, allora i toni
esatti sono il mezzo ideale per esprimere questa bellezza. La musica
tenta di esprimere la tensione fra due forze: l'ideale platonico
dell'essenza matematica delle cose e la manifestazione fisica, la vita
biomorfica, la vita liquida che possiede il corpo umano. La portante
matematica e' sempre abilmente mimetizzata in un suo habitat gradevole.
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